I social media, Instagram in particolare, stanno giocando un ruolo rivoluzionario nell’influenzare la fruizione e la condivisione dei contenuti di mostre, musei, eventi artistici. Una consapevolezza che ha recentemente trovato una conferma davvero sorprendente: a Vienna è nato il primo “Museo dei Selfie”. Ok, il nome della struttura non è esattamente questo ed è riduttivo definirlo così ma, nell’approfondire il progetto, scopriremo che Instagram ha condizionato e stimolato i promotori di questa iniziativa a dar vita a un progetto innovativo, divertente e provocatorio. Il vero nome del progetto, in realtà, è No Filter Museum: si tratta di una struttura temporanea, un pop-up museum, che dovrebbe spostarsi successivamente in altre città. A Vienna rimarrà aperto per sei mesi. Le particolarità del progetto non finiscono qui: il No Filter Museum, lungi dall’essere una struttura museale tradizionale, punta a utilizzare l’appeal dei social media per avvicinare i giovani all’arte e spronarli a visitare mostre e musei.
L’interazione è la chiave: attraverso 24 installazioni interattive, i visitatori diventeranno essi stessi parte dell’opera d’arte. Le installazioni, infatti, rappresentano una serie di sfondi ideali per scattare memorabili selfie: bolle di sapone, specchi deformanti, finti macarons, fiori, decorazioni dorate e luccicanti. L’obiettivo finale è quello di stimolare gli under 30 a mettere piede in un museo, creando uno scenario accattivante e riconoscibile, e invogliandoli ad avvicinarsi alla fruizione dell’arte in generale.
I social media, Instagram in particolare, come dimostra la recente esperienza del No Filter Museum, rappresentano elementi di grande innovazione nella celebrazione dell’“art experience”. Basti pensare agli artisti che spopolano su Instagram, pubblicando foto e video dei propri lavori, senza più intermediazione, rivolgendosi direttamente al pubblico. Ancora, a livello internazionale, diverse strutture museali stanno sfruttando gli strumenti che Instagram mette a disposizione per l’ecommerce per potenziare gli shop online.
Oppure, tornando su un terreno più tradizionale, basti pensare alla ormai sempre più matura consapevolezza dell’importanza di una presenza sui social media per le strutture museali. Secondo i dati del Ministero per i Beni e le attività culturali, ben il 79% dei musei italiani ha un account ufficiale su Facebook. Contemporaneamente cresce anche la presenza su Tripdavisor e Instagram, con l’hashtag ufficiale #museitaliani a riscuotere grande successo. A ulteriore conferma di ciò, il Mibact ha promosso l’attivazione di una piattaforma di monitoraggio dei musei statali, attraverso la quale 100 strutture possono visualizzare in diretta l’intensità delle interazioni tra il museo e il pubblico.
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